venerdì 11 settembre 2009

Distruggere la monotonia con le fotocopie

Me dopo settimane di silenzio torna a scrivere in questo luogo, che più o meno è un taccuino dove appunta quello che la realtà gli mette davanti agli occhi.
In questo momento scrive dal regno della Guiness, in una piccola casetta, molto carina e rifinita, che si trova un pò fuori il centro città in una zona molto tranquilla.

Ripassa inglese, vorrebbe prepararsi per prendere la patente nautica quest'inverno ma il tempo è poco e durante il giorno lavora in un'importante Agenzia di Servizi Finanziari irlandese (una specie di INPS privata).

Il primo giorno si è riempito di entusiasmo per le responsabilità che gli avevano dato e per le tante cose che ha imparato nel mondo della Finanza, ma dopo un pò, quando ti ritrovi a fare fotocopie e scansioni per un'intera giornata, e pensi che forse quello che ti si chiede di fare non sarà governare un'impresa ma essere utile a facilitare il lavoro degli altri, ti si schiude la realtà davanti agli occhi.

Il lavoro dopo un pò tende a far stancare ma ciò che ti risolleva è pensare che
dietro ciascun foglio che hai tra le mani c'era una persona, dietro ciascun rigo del file di Excel che dovevi preparare c'è un padre, una madre di famiglia che da un mese all'altro sparivano dalla tua lista e tu ti chiedevi: «Ma saranno stati licenziati o hanno cambiato lavoro? » e così cercavi di immaginarteli lì davanti a te e pensare a loro, anche se non li conosci e forse mai li incontrerai.

La giornata di Me oggi non è stata davanti un foglio di calcolo ma davanti una fotocopiatrice e nonostante sia stato tutto così uguale, ciascun foglio era diverso l'uno dall'altro.
E, dopo aver imbustato a fine giornata 113 plichi da spedire lunedì mattina e prendere un aperitivo con i suoi colleghi irlandesi che lo invitano con un affettuoso "Now, STOP working!" si trova a studiare con suo compare, contento di essere riuscito a distruggere la monotonia di un'apparente e sterile giornata d'ufficio.

Metti la cera, togli la cera ...