domenica 18 maggio 2008

truman show.

Invitato quasi per caso da due amiche ad una cena con altre 5 persone l'autore del Blog ha passato un piacevole paio d'ore e ha visto come si può essere VERAMENTE protagonisti in una realtà che a volte tenta di imprigionarti in schemi fissi e rompere questi schemi significa ritrovarsi nel vuoto, soli. Ma quella è la disperazione delle persone "sole".
Ha scoperto che è bello essere innamorati dalla realtà e che, come direbbe una persona che stimo molto, "non sono un di meno" quei momenti in cui ci si sente deboli e fragili: quei momenti in cui ci scontriamo con la nostra fragilià interiore, con le nostre insicurezze, paragoniamo il nostro fallimento ai nostri insuccessi, senza renderci conto che gli insuccessi sono successi (scusate il gioco di parole) per farti crescere.
Un volto, una persona amica che ti dice "grazie.", un'altra anima che incontri per caso, per puro caso, lungo la strada che chiede di conoscerti - "Perché?" - ti chiedi - "Non lo so" - rispondi - "Mistero" - pensi.
Non voglio dire altro. Chi mi conosce, lo sa.
Questo post è solo per urlare al mondo che si può essere felici. Nonostante tutto. Nonostante i propri errori.
Usciamo da quella "porta"...

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