lunedì 22 dicembre 2008

A lezioni di teologia da Roberto.



Non servono parole.
Un modo di umanizzare ciò che a volte non si sa definire.

2 Comments:

Anonimo said...

un passante che già conosce questo locale s'è fermato, sotto consiglio.
Un passante che pensava di conoscere questo locale s'è fermato, uno scompiglio.
Non è un passo che vagola nel vuoto, questo blog.
Ha cervice e concretezza, sa trattenere il seme dell'istante e farlo rifiorire.
Non è un ME che sfiorisce di lontananza questo blog.
La partita è ancora in corso e si sente in molti post(i)!

Bravo Dario,
grazie Dario!

biancaneve said...

Bellissimo!