domenica 19 aprile 2009

Potrei, ma non voglio



..."Togli la ragione e lasciami sognare,
lasciami sognare in pace"...

14 Comments:

Vera said...

come fai a togliere la ragione? Caro Me, me lo sono chiesta spesso anche io...vorrei sognare, in pace, quella pace che trovo solo in un silenzio mai perfetto e che ricreo nel frastuono mentre il mondo mi bombarda e scuote le mie emozioni. Perchè noi ci proviamo a non pensare, ma siamo fatti così...solo l'abbandono in un abbraccio leggero e avvolgente ci può far essere presenti, che è il più bel modo di sentirsi reali. Grazie, Me, perchè per un attimo ho sentito di nuovo la realtà con una lacrima che ha rigato il mio viso.
...si può star bene senza complicare il pane.

Live Bitter said...

Lasciando fare un pò al cuore... ma non puoi "toglierla".

Spesso partiamo dalla ragione per fare muovere il cuore e perdiamo tutta la bellezza di far andare avanti il cuore con la ragione che gli stia dietro e controlli, solo di tanto in tanto (e non in ogni mossa, ogni gesto, ogni parola che dici) se il cuore ha preso la giusta strada.

Sogna, sogna, sogna in pace... :)
e quando il mondo fa troppo rumore sappi che c'è il modo di trasformare il rumore in melodia... (!)

Anonimo said...

Tu guarda...Io, invece, vorrei ma non devo. Come la mettiamo? Non siamo mai contenti! :)
Per il resto: cuore, ragione...tutto in secondo piano. L'importante è fare il bene proprio e degli altri: se usi la ragione lo fai in anonimato e all'oscuro di giudizi altrui e dimostri (solo a te stesso) di saper vivere senza far trasparire emozioni e parole, anche se per scopi alquanto incerti; se usi il cuore ti dichiari apertamente e metti in gioco ogni piccola parte del tuo essere, avendo la fortunata possibilità di vivere rapporti bilaterali con le persone.
Quale il modo migliore? Entrambi, perché la scelta è involontaria ma subito chiara. La percezione del "giusto e sbagliato" non ci è stata concessa. Meglio tacere.

Live Bitter said...

Anonimo, non è che ti complichi un pò troppo la vita? (e non lo dico in senso negativo...)

...ti andrebbe di spiegarti un pò meglio?

Live Bitter said...

Anonimo, non è che ti complichi un pò troppo la vita? (e non lo dico in senso negativo...)

...ti andrebbe di spiegarti un pò meglio?

Anonimo said...

Sottolinei il dubbio che possa recepire la domanda in senso negativo: non preoccuparti, non avrei le carte in regola per sostenere un diaologo in tal caso e non sarebbe stato corretto intervenire. :) Meglio di così non so spiegarti: sicuramente l'hai sempre davanti agli occhi, dico sul serio. Aspetta e cerca bene... riuscirai a trovare la delucidazione che ti serve :)
Ciao.

Live Bitter said...

Anonimo, sembri portare quasi rancore per qualcosa o per qualcuno...non è vero?

Anonimo said...

Me, la tua è una domanda o una insinuazione? Non posso rispondere quando è chiaro che la risposta per te è una sola. Per la seconda volta sposti il baricentro del discorso su di me. Io non ti conosco, se non per quel poco che posso leggere qui. Certo è che l'argomento, come molti altri, aveva destato un qualche interesse da parte mia, ma tu continui a puntarmi il dito contro; forse ho detto qualcosa che hai frainteso o, ancora, preferisci essere abbastanza prevenuto con i commenti anonimi, il che è comprensibile.
La freddezza delle tue parole fa male, ma niente in confronto al pensiero di essere io la causa di tale atteggiamento. In tal caso mi dispiace: sono felice di fare un passo indietro. Ciao

Live Bitter said...

Non volevo puntare "indici, pollici o anulari" contro nessuno e mi dispiace che sia stata questa l'impressione dato che in questo blog, come Vera può testimoniare dal suo commento, si è lasciati liberi di scrivere tutto ciò che si pensa e si vive.

Più che sentirsi accusati (di non so ché) guardalo un pò come un tentativo di stare attento a ciascuna persona che passa da questo piccolo ritrovo virtuale, cercando di comprenderne, seppur difficilmente lo si può fare nell'anonimato, lo spirito con cui i visitatori lasciano i loro commenti, perché dietro "Me", dietro "Vera" e dietro "Anonimo" ci sono persone e non macchine, persone con un cuore e una vita, persone con una sensibilità diversa, persone che possono rimanere feriti/e dall'indelicatezze altrui.
Mi dispiace, se è così, che tu possa esser rimasto/a ferito/a da una mia "indelicatezza", se così la possiamo definire.

Anonimo, capisco che tu voglia restare tale e non voglio chiederti nulla affinché tu esca dall'anonimato, spero anche io di non essere la causa di questa tua estrema irritabilità.

Anonimo said...

Caro Me, io non voglio protrarmi in un duello di commenti, della serie "botta e risposta" ed in tal senso queste saranno le mie ultime, a prescindere da cosa tu risponderai, perché sono una persona corretta e voglio esprimere le mie ragioni e farti comprendere quanto tutto questo mi dispiaccia dal più profondo. Ho riletto tutti i miei commenti e giuro che non vedo una sola nota di disprezzo e/o di malriguardo per chi che sia. Estrema Irritabilità? Ma scherzi voglio sperare? Ho preso la parola con un tono scherzoso e in qualche modo disinteressato. Certo, nell'ultimo commento è presente solo una ferma serietà, ma di certo non avevo le sopracciglia inarcate mentre lo scrivevo, se è questo che pensi, se mai delusione. Ho capito però che non sopporti (lasciamelo dire, dai) le persone che parlano senza un volto. Se potessi tornare indietro e lasciare un qualunque nome a fine pagine, avresti reagito diversamente, è certo. Sì perché di questo si tratta: credi che un nome possa qualificare una persona? Io no. Anonimo o Arturo, per dirne uno, la cosa è equivalente, perché questo è solo un luogo di viandanti che riflettono su alcuni aspetti della vita, non è certo paura di esporsi in prima persona. Però questo la dice lunga sul tuo modo di pensare e non ho nemmeno dovuto porti domande, come vedi. Dici di stare attenti a ciò che si dice per non ferire. Ma è proprio quello che ho fatto: non ho preso una linea di pensiero preferenziale, ho piuttosto descritto due modi di agire; ma perché pensi che abbia aggiunto "meglio tacere"? Proprio perché non sono nessuno per giudicare e io ho molta più esperienza di te su molti punti (ecco questo magari può dirti qualcosa su di me). Ho provato a dirti di guardare il mondo con un occhio diverso alla luce della mia, per te risultata oscura, spiegazione, in modo da provare a scoprire cosa intendo dire, ma il mio era solo un consiglio, non una sfida e invece, forse, per te è stato offensivo. Io non so più come comportarmi, e un dialogo dove devo giustificare ogni mia minima parola non mi va proprio. E' strano che a sottolineare questo fatto sia proprio tu che non hai fatto altro che rispondermi con domande alquanto indiscrete e troppo poco amichevoli. Probabilmente conoscere un anonimo è più interessante (del resto quale vita non lo è...) ed è per questo che ti sei concentrato su di me lasciando in disparte il resto. Dalle tue ultime righe, tuttavia, mi è sembrato di notare che tu mi creda qualcuno che conosci e questo ti impedisce di esprimerti seneramente come fatto con Vera, per esempio. Posso anche sbagliare ma mi lasci con molti punti interrogativi.
Ascolta Me, e te lo dico col un semplice sorriso sulle labbra, che tu mi creda o no, è troppo facile fraintendere e capire tutt'altro quando le parole sono solo scritte e non accompagnate dalle espressioni dei volti che le pronunciano. La verità è che in ogni caso tu rimarrai sulle tue e io sulle mie, di posizioni. Ma non importa, almeno a me. Sei una persona molto interessante, spinta da grandi ideali di vita e con i piccoli difetti di cui sono provvisti tutti gli esseri umani, il che è fondamentale. Avrei preferito parlare del "Potrei, ma non voglio", e invece ho dovuto sforzarmi per comprendere i perché del tuo comportamento nei miei riguardi, a prescindere da ciò che veramente volevi sottolineare e che non sei stato in grado (o forse avrei dovuto capire io (?)) di esprimermi in poche righe, evitando così di arrivare a questo punto. Detto questo, che non vuole assolutamente far cadere la colpa su nessuno in particolare, ci tengo a ribadire che il mio essere anonimo non è un'arma da usare contro di te o chiunque legga il blog; non è un modo per far congetture o lanciare sentenze e poter rimanere al sicuro nascosti; è solo un nome con un altro per poter dire la mia perchénon ha importanza conoscere una persona di presenza, bastano poche righe per capirne lo spirito con cui affrontano la propria vita; non era necessario pensare che volessi fare del male a qualcuno.

Anonimo.

Live Bitter said...

Penso che hai proprio ragione.
Forse non dovevo chiederti se provassi rancore o meno, forse... sono stato troppo indiscreto.
Ma non pensi che stiamo un pò esagerando? Non pensi che ci sia anche un pò di contraddizione in quelle tue "poche" righe?

La mia non voleva essere una sfida.
E' il fatto che, forse, il tuo modo di scrivere mi sembrava familiare e quindi volevo solo capire se ci conoscessimo o meno: senza nessuna pretesa.
Spero di poter vedere tanti "Anonimo" che mi scriveranno tanti altri commenti nei prossimi post.
Se preferisci spostare la conversazione "in privato", lontano da occhi indiscreti, posso anche darti la mia mail.

Grazie Anonimo. Grazie per essere riuscito a far uscire la mia umanità, anche qui e per avermi ricordato alcune cose a cui stare più attento.

Anonimo said...

Rompo la promessa.
In realtà non era necessario il mio intervento per manifestare la tua umanità: il blog ne è cosparso in lungo e in largo; avevo già capito bene. Ma ad un «Grazie» grande "così"...non si può che dire: «Di niente».
Se trovi qualcosa di contraddittorio in ciò che dico, non ha importanza, lo terrò per me.
Se pensi che abbiamo esagerato, meglio così, a me ha fatto bene.
Ciao Me.
Un sorriso.

Anonimo.

Live Bitter said...

Un sorriso a te.

Me.

Live Bitter said...

"Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza calpestare il cuore, ci si passa sopra almeno due o tre volte i piedi come sulle aiuole."