giovedì 30 aprile 2009

Se cerco, lo vedo...

Accompagnando Peter Pan e Robin Hood alla stazione Tiburtina si possono fare le più svariate esperienze: a partire da un paio di ragazze che cantano la stessa canzone degli 883 (Una canzone d'amore) che suonano su "Radio Dimensione SUONO * SOFT *" e guardando dentro la nostra macchina sorridendo ci invitano a cantarla con loro, al napoletano che per orgoglio non può ammettere che un siciliano l'abbia superato e cerca di non farti passare in mezzo all'immobile traffico e poi, infine, suona anche una canzone di Tiziano Ferro mentre sei incolonnato, solo ed incolonnato, guardi la fila di luci rosse, di un rosso acceso, che sfilano per via Tiburtina.

Cantante più volte messo da parte per le sue tendenze melo-sentimentalistiche e filo-sdolcinate tuttavia rimane impresso il ritornello:
Se cerco lo vedo. L’amore va veloce e tu stai indietro. Se cerchi mi vedi. Il bene più segreto sfugge all’uomo che non guarda avanti, mai.
Si, l'amore va veloce e tu rimani fermo, immobile, magari ad una fermata di amore-bus prima aspettando quel tram, quel tram che non passa più perché sono finite le corse e nel frattempo passano tanti altri filobus che ti perdi e sai che non passeranno più.
A volte a passare non sono i tram ma la realtà per intero che ti scorre davanti, o meglio, ti scivola di sopra e tu non te ne accorgi, stai lì a contemplare un ricordo sbiadito, una foto cancellata o semplicemente rimani attaccato ad una realtà che non è più la tua o un difetto che sai che, con l'aiuto di qualcuno, puoi estirpare, e non lo fai.

Guarda al mondo come se il cielo fosse sempre terso e anche quando arriveranno le nuvole, c'è chi sa che dietro quelle nuvole c'è sempre il sole, succeda quel che succeda. Un sole che riscalda e che rinforza le ossa, le rende più forti e più resistenti alla fatica delle giornate.
Il mondo va avanti e tu resti indietro: un amico lo diceva spesso e c'era chi, testone, non lo capiva (o voleva far finta di non capirlo).
Grazie amico! se sei qui che leggi... e se non sei qui... grazie lo stesso!

Io voglio regalarti la mia vita.
Chiedo tu cambi tutta la mia vita, ora.
Ti do questa notizia in conclusione.
Notizia è l’anagramma del mio nome, vedi.
E so che serve tempo, non lo nego.
Anche se in fondo tempo non ce n’è, ma se...

[Rit]
Cerco lo vedo.
L’amore va veloce e tu stai indietro.
Se cerchi mi vedi.
Il bene più segreto sfugge all’uomo che non guarda avanti, mai.

Ricevo il tuo contrordine speciale.
Nemico della logica morale.
Opposto della fisica normale.
Geometria degli angoli nascosti, nostri.
E adesso!
Ripenso a quella foto insieme.
Decido che non ti avrei mai perduta,
mai perduta, perché ti volevo troppo.

Mancano i colpi al cuore.
Quel poco tanto di dolore.
Quell’attitudine di chi ricorda tutto, ma se...

[Rit]
Guardo, lo vedo.
Il mondo va veloce e tu vai indietro.
Se cerchi, mi vedi.
Il bene più segreto sfugge all’uomo che non guarda avanti, mai.

Dietro le lacrime che mi hai nascosto.
Negli spazi di un segreto opposto.
Resto fermo e ti aspetto.
Da qui non mi è possibile.
No non rivederti più.
Se lontana non sei stata mai.

[Rit]
Se cerco lo vedo.
L’amore va veloce e tu stai indietro.
Se cerchi mi vedi.
Il bene più segreto sfugge all’uomo che non guarda avanti, mai.

mercoledì 29 aprile 2009

"E' capace che fanno qualche regalo anche a me..."

Per rimanere nel tema del blog vi propongo un altro simpaticissimo spezzone di Massimo Troisi liberamente tratto da "Ricomincio da 3".

domenica 19 aprile 2009

Potrei, ma non voglio



..."Togli la ragione e lasciami sognare,
lasciami sognare in pace"...

domenica 12 aprile 2009

Buona Pasqua!


Auguri da una "piccola" piazza...

sabato 11 aprile 2009

Nel giorno del silenzio, un pò di silenzio.


Adorato, caro e atteso Silenzio.
Cura le ferite di chi non vede altra speranza.
Cura il dolore di chi ha perso i propri affetti.
Cura la sofferenza di chi non riesce a vedere al futuro.
Cura i rancori di chi da tempo aveva innalzato i propri muri, da porta a porta, e adesso questi muri hanno tremato, tremano davanti la catastrofe della limitatezza umana.
Silenzio, rimani in silenzio e ascolta, ascolta la povera voce di chi non ha più la forza di parlare.

venerdì 3 aprile 2009

Agli artisti di vita...

Un piccolo frammento preso da una lettera di G. Paolo II (agli artisti) ma penso che possa essere di gradimento a tutti...
A me è piaciuto molto e mi è stato suggerito da un ospite casuale che passava di qui.
La vocazione artistica a servizio della bellezza

3. Scrive un noto poeta polacco, Cyprian Norwid: «La bellezza è per entusiasmare al lavoro, il lavoro è per risorgere».

Il tema della bellezza è qualificante per un discorso sull’arte. Esso si è già affacciato, quando ho sottolineato lo sguardo compiaciuto di Dio di fronte alla creazione. Nel rilevare che quanto aveva creato era cosa buona, Dio vide anche che era cosa bella.
Il rapporto tra buono e bello suscita riflessioni stimolanti.
La bellezza è in un certo senso l’espressione visibile del bene, come il bene è la condizione metafisica della bellezza. Lo avevano ben capito i Greci che, fondendo insieme i due concetti, coniarono una locuzione che li abbraccia entrambi: «kalokagathía», ossia «bellezza-bontà». Platone scrive al riguardo: «La potenza del Bene si è rifugiata nella natura del Bello».

È vivendo ed operando che l’uomo stabilisce il proprio rapporto con l’essere, con la verità e con il bene. L’artista vive una peculiare relazione con la bellezza. In un senso molto vero si può dire che la bellezza è la vocazione a lui rivolta dal Creatore col dono del «talento artistico». E, certo, anche questo è un talento da far fruttare, nella logica della parabola evangelica dei talenti (cfr Mt 25,14-30).

Tocchiamo qui un punto essenziale. Chi avverte in sé questa sorta di scintilla divina che è la vocazione artistica - di poeta, di scrittore, di pittore, di scultore, di architetto, di musicista, di attore... - avverte al tempo stesso l’obbligo di non sprecare questo talento, ma di svilupparlo, per metterlo a servizio del prossimo e di tutta l’umanità.