martedì 16 maggio 2006

Questa è la mia vita...

Questa è la mia vita...
se entri chiedimi il permesso,
portami ad una gita..
fammi ridere di gusto..
porta la tua vita che vediamo che succede a mescolarle un pò...
e ora che ci sei, dato che ci sei...
Ma quant'è bella la vita!
Ma veramente!
Certe volte hai l'impressione di ritrovarti "incastrato" in un grande scenario dove sei soltanto un elemento dei tanti.
Ti accorgi di vivere la fiaba più bella che esista, la TUA VITA.

Lo strano percorso
di ognuno di noi
che neanche un grande libro un grande film
potrebbero descrivere mai
per quanto è complicato
e imprevedibile
per quanto in un secondo tutto può cambiare
niente resta com'è.

Diciamo che il buon vecchio Max ci ha azzeccato di brutto, tutto cambia quando meno te lo aspetti, o meglio te lo aspetti ma non sai quando sarà il momento "giusto".
E' come vivere in una grande spettacolo dove cambia continuamente la scenografia, ci si trova un pò spaesati all'inizio ma poi lo spettacolo continua.
Se uno spettatore potesse vedere quello che veramente prova un "attore" durante una recitazione, ma un attore vero intendo, un "attore" che sta recitando semplicemente la parte di sé stesso, rimarrebbe stupito e attonito davanti alle sensazioni VERE e REALI che l'attore prova ma che lo spettatore non riesce a fare proprie.
Purtroppo capita che molte volte ci siano attori "finti", attori che pensano di essre disinvolti ma il loro principale obiettivo è quello appunto di fingere: questi sono coloro che non sanno vivere, che pensano che la vita sia fatta di inganni e di bugie e che il "copione" non è quello verace ispirato dal proprio cuore ma quello che loro scrivono per non far vedere come realmente sono.
Sono attori che prima o poi cadono e non sapranno rialzarsi perché non sanno cosa voglia dire cadere, rialzarsi e continuare a correre nonostante i graffi e le escoriazioni.
Certe volte mi ricordo le sbucciature da bambino le prime volte che ho iniziato a prendere una bicicletta "da grandi" in quella stradella di una piccolà località nel palermitano: le mie ginocchia stavano diventando dei selciati, graffiate, doloranti, e certe volte mi serve ricordarmene per quando le sbucciature non sono lì ma nel cuore: quando c'è chi per egoismo getta fango sopra gli altri, ma "gli altri" non ci fanno caso, se lo scrollano di dosso, rimangono un pò sporchi, ma continuano sempre ad aiutare quelli che un momento prima non si erano fatti alcuno scrupolo di ricoprirli di calunnie o, almeno anche solo di storpiare la realtà delle cose (tornaconto personale?) per renderla antipatica o fastidiosa agli occhi di qualche spettatore poco avveduto.
E poi ci sono i nanetti, quelli che stanno lì in un angolo, aiutano gli attori nei movimenti all'interno della scena, certe volte si sostituiscono pure a loro per fare le controparti, per RISCHIARE eventuali pericoli al posto loro, però sono solo nanetti, vengo notati poco per la loro statura e vengono considerati meno "all'altezza" dei "grandi attori"...poverini!
La vita è una metafora di felicità, metafora che solo chi sa leggere anche le "righe" storte che molte volte si scrivono per poca esperienza riesce a coglierne il senso profondo.
Poveri quelli che ancora non l'hanno capito, se siete disposti a farvi indicare la strada, siete finiti nel posto giusto: l'Amore.
C'è chi si accontenta di vivere a metà perché non sa amare, e anche coloro che invidiano chi lo sa fare veramente...
Di recente ho visto un film (Casomai, Fabio Volo, vi consiglio di vederlo!) e c'è una frase che anche se ricordo letterale aiuta a comprendere meglio quello che cerco di sintetizzare adesso:
Davanti a coloro che hanno capito cosa vuol dire essere felici si possono avere due reazioni: o essere incuriositi e chiedere la "ricetta" o essere invidiosi - "chi non ama, chi non è veramente felice, gli dà fastidio che qualcun altro sia più felice di lui".
Questa è la VOSTRA vita, fate voi! :)




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