domenica 31 agosto 2008

Ricomincio da....tre

Gaetano: «basta cambio vita e ricomincio da tre­»
Lello: «vorrai dire da zero, ricomincio da zero»
Gaetano: «perchè zero, tre cose ho fatto buone nella vita perche le devo cancellare?»
[...]
Lello: «chi parte sa da cosa fugge ma non sa che cosa cerca»

Ritorniamo al buon cinema italiano (Prof Troisi insegna!). La semplicità di una scena, di una scena di vita ordinaria, di una scena semplice...perchè si va alla ricerca di fascinanti forme quando il modo più profondo di mostrarsi è aprire il proprio cuore?
Nulla di più.
La vita è come una dolce melodia classica che si suona con le note più semplici: nulla di altisonante o di ricercato. Nulla di estetico, né di fantasioso, solo lo sguardo, da cuore a cuore, di due anime che si incontrano, quasi per caso.
Due storie diverse, ognuna per i suoi sentieri, lunghi e scoscesi, che si appianano e si reincontrano in una sera di fine estate, da cuore a cuore.
L'amico guarda l'amico, l'amica guarda l'amica, il fratello guarda la sorella, il fidanzato la fidanzata.
Dall'ombra di quella sera stellata dove è difficile distinguere il gran carro dalla stella polare se non con l'aiuto di un piccolo atlante escono "Qualcuno" e "Nessuno" da dietro una montagna:
Qualcuno dice a Nessuno: «Chi c'è lì?» - «Nessuno!» risponde.
Qualcuno chiede ancora: «Chi c'è lì?» - «Nessuno! Nessuno!»
Qualcuno si sente solo. Vede lì intorno che lì non c'è nient'altro che Nessuno.
Qualcuno raccoglie le sue cose, sta li ancora a guardare nell'oscurità, poi prende le sue cose e si incammina verso il mare. Nessuno lo ferma. «Qualcuno, fermati! Sono Nessuno!». Qualcuno impietrito si ferma. Ma non vede Nessuno. «Qualcuno ti voglio bene per come sei e siccome voglio valere qualcosa per te mi farò chiamare Tesoro»
Qualcuno non capisce come faccia Nessuno a rinunciare alla sua identità per farsi chiamare Tesoro, per essere il suo Tesoro. Qualcuno però ormai ha preso la sua strada. E Nessuno non può far nulla per fermarlo, pensa che sia solo un'illusione.
Tesoro vede che non può far nulla, si siede su di uno scoglio e piange. Qualcuno sente le lacrime pesanti scorrere sul volto di Nessuno e precipitare pesanti sulla spiaggia creando profondi solchi.
Qualcuno si ferma, si siede dando le spalle a Nessuno. Nessuno non regge dal dolore e va ad abbracciare suo padre Lontano: Qualcuno si volta, non vede più nulla, non vede più neanche Nessuno, inizia a correre, lo cerca, lo ricerca, vede che Nessuno corre nascondendosi dietro un albero. Qualcuno taglia la strada. Coglie di sorpresa Nessuno, lo abbraccia ed esclama: «Adesso per me sei diventato Tutto!»


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