sabato 18 ottobre 2008

Stupore e gradini

ME è tornato questa mattina al quartier generale dopo una bella giornata piena di stupore.

Stupore davanti a tante cose diverse. Stupore nato gradualmente nel corso di questi ultimi anni.
Si è vero: c'è chi dice che lo stupore nasce dalla ragione, dall'essere arrivati, per mezzo di un processo razionale e ben controllato, alla scoperta di una verità. Ma questo lento progredire giunge ad un punto inatteso nel quale la ragione si ferma e non può spiegarsi il perché.
Ragione necessaria per giungere ad una verità, ma che necessita anche di un apporto sensoriale (da non confondere con il sentimentalismo o con il «sentire», che è un'altra cosa) per poter concretizzarsi in un giudizio concorde con la realtà (e non soltanto idealizzato).

ME è stato tutto il pomeriggio con una persona, che mi conosce molto bene, come forse non lo eravamo stati da un bel pò di tempo: con nulla da fare ma facendo le stesse cose. Poi ad un breve spettacolo (raro esempio reale di come si può sfruttare ogni talento per comunicare qualcosa di grande) e poi...notte
E quando forse, davanti ad un portone, c'è chi si volta per non fare vedere il volto commosso e chi lancia un abbraccio, forte, forte.
Poi ognuno per una direzione diversa, ma senza dividersi mai. (Perché non ci dividiamo mai, capito?)

Stupore inoltre dopo aver inciampato, nel dopo pranzo dello stesso giorno, in uno dei tanti gradini del quartier generale, un pò sovrappensiero, ti svegli da quello stato di abulìa: ci pensi, sorridi, poi riprendi a camminare.
Chissà se i prossimi gradini (che tu non sai bene quanti sono, quindi è come se non ci fossero) porteranno a quella porta, che apri gradualmente e rimani come un bambino, a bocca aperta.
Ragione sì, ma fino ad un certo punto, o da un certo punto in poi: quando è il momento di scegliere (in bene o in male) o forse in quel giusto (che poi bisogna capire chi lo stabilisce) connubbio cuore-ragione.




1 Comment:

Anonimo said...

Sono molto belle le tue parole...per certi versi mi ricordano le canzoni di Ligabue (chissà da dove lo prendo questo paragone :P), ci si può mettere qualsiasi cosa all'interno di queste frasi...non so cosa sia ciò che ti stupisce o i gradini che devi percorrere però so che non è la porta l'obiettivo quanto il continuare a percorrere i gradini non smettendo mai di stupirsi.

Per la porta poi ci sarà qualcun altro che si impegnerà ad aprirtela così che potrai continuare a salire sempre più in alto.

buona giornata caro Me e grazie per la tua precedente risposta :)