giovedì 7 maggio 2009

"Sincerità, adesso è tutto così semplice...."

Me, come forse avrete già capito, vive in una grande casa: grande ma non dispersiva, nonostante gli ampi spazi non è difficile viverci come se fosse casa propria e anche quando i "propri spazi" spesso cedono il diritto di esistere per la buona convivenza, ciò non è un grande disagio.

Vicino alla casa di Me c'è un grande campo verde, dove solitamente gli umani ci giocano a calcio: passeggiando assieme ad un uomo alto e pelato, che chi vedesse per la prima volta potrebbe averne paura nonostante sia buonissimo, vedono 3 ragazzini che avevano scavalcato la recinzione e giocavano a calcio fino a quando non si sono accorti che erano stati scoperti, tentando di nascondersi miseramente dietro i cespugli.

Gira, rigira, alla fine si arrendono e decidono di ammettere la loro colpa:
«Sapete che questa è proprietà privata? » diceva l'uomo alto e pelato - « No, non lo sapevamo» afferma uno.
L'altro che aveva anche lui negato di sapere che quella fosse proprietà privata, nel frattempo, un pò irrequieto, nota una specie di collanina, che alcuni chiamano amichevolmente «Rosario», che fuoriusciva leggermente dalla tasca dell'altro uomo, quello cattivo, e con un sorriso stampato in fronte corregge l'amico: « No, non è vero che non lo sapevamo, lo sapevamo e come... » e continua a sorridere un pò vergognato [...]

In una domenica di maggio, Me ha scoperto quant'è bella la sincerità, sincerità di bambini che riconoscono di aver sbagliato e promettono di non farlo più.

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