domenica 30 novembre 2008

Tutto l'universo obbedisce all'amore

Prima di un prelibato saccottino alle mele da Romoli (un rinomato bar romano in via eritrea) un amico attacca il suo iPhone all'autoradio e mi fa ascoltare una canzone.
La faccio ascoltare anche a voi. Ve la faccio ascoltare «a parole».


Rara la vita in due fatta di lievi gesti
e affetti di giornata
consistenti o no bisogna muoversi
come ospiti pieni di premure
con delicata attenzione per non disturbare

Ed è in certi sguardi che
si vede l’infinito

Stridono le auto come bisonti infuriati
le strade sono praterie
accanto a grattacieli assonati
come possiamo tenere nascosta la nostra intesa

Ed è in certi sguardi
che si intravede l’infinito

Tutto l’universo obbedisce all’amore
Come puoi tenere nascosto un amore
Ed è così che ci trattiene
nelle sue catene
Tutto l’universo obbedisce all’amore

Come possiamo tenere nascosta la nostra intesa
ed è in certi sguardi
che si nasconde l’infinito

Tutto l’universo obbedisce all’amore
Come puoi tenere nascosto un amore
Ed è così che ci trattiene
nelle sue catene
Tutto l’universo obbedisce all’amore
Obbedisce all’amore

(F. Battiato - C. Consoli)

Tutto l'universo obbedisce all'Amore...
quando è l'Amore a riempire l'universo!

(Grazie amico!)

lunedì 24 novembre 2008

[foto-corner] MobileShot01

martedì 11 novembre 2008

Over and Over

Over and over, continuamente, continuamente guardi, continuamente scruti, continuamente osservi...
Un ragazzino, 10 anni (non di più), un pò distratto mentre armeggia con la sua penna seduto su di una sedia sta lì ad ascoltarti (o almeno finge).
Tu vedi che è distratto, cerchi di catturarti il suo sguardo, faresti di tutto per riuscirci, lui è il tuo seme...

Con un sorriso lo innaffi leggermente, poi controlli che la luce non sia troppa da bruciare le piccole foglioline appena sbocciate o troppo poca da non farlo crescere, con un paio di piccole forbici togli quella fogliolina secca.
Ad un certo punto alza lo sguardo e ti guarda, le sue mani si fermano nonostante tenga ancora tra le mani quella penna... tu lo guardi, lui ti fissa.
L'obiettivo, pensi, è stato raggiunto: ha alzato lo sguardo!

E invece no. L'obiettivo adesso è fare in modo che quello sguardo non si perda, perché se tra le tante cose che hai detto ce ne è stata una che ha fatto colpo su di lui, il rischio di perderlo è sempre in agguato.
Per oggi ha abbandonato quella penna e ha preso tra le mani un libro a forma di sacco, a forma di sacco di concime: un libro pieno di tante perle che lo faranno crescere bello e forte. Lui lo sfoglia, lo risfoglia, è curioso di mescolare con la sua manina tutti quei piccoli granuli e cercare qualcosa che lo sorprenda, che gli faccia destare in lui MERAVIGLIA.
Sul cuore del contadino si incide un sorriso, un sorriso che attraversa il petto e finisce fino in volto.

Il piccolo contadino ora è da solo, in un cantuccio, che sistema il suo terriccio e nel frattempo guarda più in là, là dove forse anche lui avrà la speranza di trovare lo sguardo di un altro Contadino che gli dia tra le mani una di quelle piccole perle: bianche, delicate, dolci e tenere.


domenica 2 novembre 2008

Sentieri al sapor di zolfo

Oggi Pollicino, Peter Pan, Mastro 2.0 e Me sono stati immersi nella natura per tutta la mattinata.
Peter Pan, si lanciava guida, si infilava su e giù per sentieri scoscesi.
Mastro 2.0 dava fiducia a Peter Pan, mentre Pollicino e Me seguivano.
Ebbene sì, odore di zolfo, ma non è ancora l'inferno: è solo il Parco della Mola (vicino al Lago di Bracciano).
Mattinata di passeggiata, amicizia, relax e bellezza.

Me ha riscoperto oggi che la bellezza va allenata, va tenuta in tensione, perché la bellezza è origine dello stupore e senza stupore non c'è bellezza.
No, non è un gioco di parole, è solo la giornata del 2 Novembre di Me.

Spesso si è tentati di camminare attenti al passo (perché si pensa: posso inciampare!) guardando la punta delle proprie scarpe e si perde tutto il panorama che abbiamo intorno.
Ma stando sul giusto sentiero che importa quando si cade? se ci si può rialzare (!?!)
Basta l'odore di zolfo nelle mucose per sollecitarti a riprendere con più forza di prima.