martedì 11 novembre 2008

Over and Over

Over and over, continuamente, continuamente guardi, continuamente scruti, continuamente osservi...
Un ragazzino, 10 anni (non di più), un pò distratto mentre armeggia con la sua penna seduto su di una sedia sta lì ad ascoltarti (o almeno finge).
Tu vedi che è distratto, cerchi di catturarti il suo sguardo, faresti di tutto per riuscirci, lui è il tuo seme...

Con un sorriso lo innaffi leggermente, poi controlli che la luce non sia troppa da bruciare le piccole foglioline appena sbocciate o troppo poca da non farlo crescere, con un paio di piccole forbici togli quella fogliolina secca.
Ad un certo punto alza lo sguardo e ti guarda, le sue mani si fermano nonostante tenga ancora tra le mani quella penna... tu lo guardi, lui ti fissa.
L'obiettivo, pensi, è stato raggiunto: ha alzato lo sguardo!

E invece no. L'obiettivo adesso è fare in modo che quello sguardo non si perda, perché se tra le tante cose che hai detto ce ne è stata una che ha fatto colpo su di lui, il rischio di perderlo è sempre in agguato.
Per oggi ha abbandonato quella penna e ha preso tra le mani un libro a forma di sacco, a forma di sacco di concime: un libro pieno di tante perle che lo faranno crescere bello e forte. Lui lo sfoglia, lo risfoglia, è curioso di mescolare con la sua manina tutti quei piccoli granuli e cercare qualcosa che lo sorprenda, che gli faccia destare in lui MERAVIGLIA.
Sul cuore del contadino si incide un sorriso, un sorriso che attraversa il petto e finisce fino in volto.

Il piccolo contadino ora è da solo, in un cantuccio, che sistema il suo terriccio e nel frattempo guarda più in là, là dove forse anche lui avrà la speranza di trovare lo sguardo di un altro Contadino che gli dia tra le mani una di quelle piccole perle: bianche, delicate, dolci e tenere.


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