giovedì 20 agosto 2009

Insoddisfazione: via

Tornano alla mente le numerose mail che un amico di Me gli ha scritto qualche anno fa quando lui viveva a Milano e Me ancora a Palermo e sulla scia di quelle, da qualche giorno, in compagnia di un amico trapanese, gli sono tornate in mente quelle mail in cui si parlava di coraggio e di libertà.
Quelle mail Me non le ha mai rimosse dal cuore e talvolta torna a rileggerle.

In questi giorni è nata sulla pagina di Facebook dello Zio di Me una discussione sulla differenza tra libertà e libertinaggio (sollevata da Me stesso, che era stanco di sentir ripetere in sintesi che libertà è «fare ciò che si vuole, purché contrario a qualcosa/qualcuno»).
Questo Zio è molto in gamba, Me lo ammira, tanto, e se non fosse stato per lui probabilmente non si sarebbe mai messo in discussione né qui, né con se stesso.
Zio ha due splendidi fanciulli, una splendida moglie e un bel lavoro.
Me però non si convince delle spiegazioni dello Zio, che ha tutto quel che si può desiderare, non si può lamentare, ma quella vita a Me gli stava stretta, nonostante sia ugualmente piena di «gioie» e «soddisfazioni umane».

Nella sua vita, Me, ha incontrato degli amici che, nonostante abbiano attraversato periodi di difficoltà anche loro, hanno acceso il suo cuore nella speranza di una vita «più Bella, più piena» e adesso, pur nel mezzo della tempesta, non si accontenta di tornare indietro barattando questa vita con quella di prima: piatta e senza vigore.
No, indietro non si ritorna: Libertà!




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